Polonord Adeste Srl
via Clodoveo Bonazzi 7, 40013 Castel Maggiore (BO)
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Sabato - Domenica
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Polonord Adeste Srl opera per rendere largamente e velocemente disponibili dispositivi medici e dispositivi di protezione eccellenti e convenienti per aumentare la propria sicurezza e conoscere il proprio stato.
In conformità con quanto previsto dal Decreto Legislativo 6 settembre 2005 n. 206 (e successive modifiche ed integrazioni), il Cliente Consumatore, ove non soddisfatto dei prodotti ovvero del contenuto dei servizi acquistati presso Polonord Adeste Srl, potrà restituire i prodotti medesimi ed ottenere il rimborso del prezzo già corrisposto in sede di pagamento anticipato.
Modalità di esercizio: a tal fine il Cliente deve rivolgersi a Polonord Adeste Srl entro i 14 giorni successivi alla consegna dei prodotti, inviando una comunicazione via raccomandata A.R. all’indirizzo Polonord Adeste Srl Via Bonazzi 7 40013 Castel Maggiore (BO), contenente tutte le informazioni necessarie ed utili ad una corretta elaborazione della pratica di restituzione e rimborso. Tale comunicazione dovrà necessariamente contenere tutto quanto di seguito indicato: a. l’espressa volontà del Cliente di voler recedere in tutto o in parte dal contratto di acquisto; b. il numero e la copia del documento (fattura – documento di trasporto) comprovante l’acquisto dell’ordine rispetto al quale si intende esercitare il diritto di recesso; c. la descrizione ed i codici dei prodotti rispetto ai quali si esercita il diritto di recesso. Il riaccredito, comprensivo delle spese di spedizione, verrà effettuato da Polonord Adeste Srl entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione via raccomandata A.R. sopra citata.
In seguito al ricevimento della comunicazione con la quale il Cliente comunichi la propria volontà di esercitare il diritto di recesso, Polonord Adeste Srl, verificata la corrispondenza ai requisiti sopra indicati, concorderà, anche via e-mail, con il Cliente le modalità con le quali effettuare la restituzione dei prodotti.
1) per motivi igienici e connessi alla protezione della salute resta escluso il diritto di restituire merce che è stata aperta dopo lo consegna, per poter effettuare il rimborso è necessario che la merce sia stata restituita a Polonord Adeste Srl integra nelle sue confezioni originali.
2) per motivi legati alle attuali fluttuazioni repentine dei prezzi dei prodotti, in caso il prezzo pubblicato sul sito subisca una variazione in diminuzione durante il periodo di recesso l'importo che potrà essere restituito corrisponderà al prezzo pubblicato al momento della richiesta di recesso.
Il rimborso avverrà dopo 10 giorni dal momento in cui ci invierai il pacco. Riceverai una mail con la conferma della ricezione del pacco e del rimborso.
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Dal 21 gennaio 2020 tutta la popolazione locale della GBA si è sostanzialmente autoimposta in quarantena in casa, ha limitato le uscite all’approvvigionamento dei viveri, ha indossato mascherine protettive all’aperto, ha utilizzato frequentemente disinfettante sulle mani e sulle superfici. Dall’inizio del contagio da COVID-19 abbiamo quindi vissuto in prima linea il problema nelle fabbriche dove produciamo con la produzione ferma per quasi un mese. Per riaprire, nelle prime settimane di febbraio è stato necessario superare gli audit dove si dimostrava di avere messo in esecuzioni procedure volte a contrastare il contagio quali misurazione della temperatura ai lavoratori prima di accedere alla fabbrica, una fornitura di due mascherine al giorno per lavoratore, utilizzo di disinfettante sui luoghi di lavoro secondo precisi protocolli, distanza minima tra i lavoratori in catena di montaggio che solitamente lavorano gomito a gomito tramite l’utilizzo della sedia vuota, divieto all’uso dei condizionatori, areazione naturale tramite finestre aperte continua. Molte persone che lavoravano nelle fabbriche dove producevamo erano bloccate a Wuhan e nello Hubei in generale.
Quando si è avuto notizia, il 21 febbraio 2020, della diffusione del contagio nella comunità in Italia, nelle zone del sud della Cina, dove produciamo, da un mese nessuno usciva più di casa senza mascherina, tutti adottavano misure di igiene ancora più stringenti rispetto a quelle sopra citate, quali lavarsi spesso le mani possibilmente con gel igienizzanti, disinfettare spesso il cellulare che viene portato in continuazione vicino a bocca e naso ed è generalmente molto sporco soprattutto se ha una cover che non viene mai rimossa e pulita, evitare di prendere ascensori, evitare di lavorare toccando mouse e tastiera di un collega, disinfettare spesso maniglie e pulsanti e servizi igienici.
Pur essendo l’igiene il fattore ritenuto in Cina più importante per la prevenzione, il consenso sull’uso della mascherina anche di tipo semplice in Cina è che serva a tre funzioni:
La prima è evitare di autoinfettarsi portandosi le mani alla bocca o al naso dopo aver toccato una maniglia di una porta, un interruttore, un oggetto qualunque che è stato toccato da una persona infetta. Mettersi le mani in bocca o nel naso è un gesto che viene compiuto molto spesso nel corso di una giornata, tante volte inconsciamente, la mascherina davanti a naso e bocca impedisce di farlo,La seconda è che anche una mascherina di semplice fattura come quelle che si possono autocostruire con un fazzolettino da naso di carta, qualche strappo di rotolone, elastici e scotch fornisca una barriera contro le emissioni dei droplets (a volte volgarmente detti “sputazzi”), barriera che gli scienziati dell’università di Shenzhen Hong Kong hanno stimato dell’ordine almeno dell’80%, cioè la mascherina di base protegge non solo noi ma anche gli altri in caso noi siamo asintomatici. Quando il virus è diffuso nella comunità non si può sapere se la persona che fa la spesa ed è in fila con noi vicino alla cassa sia infetto, non lo sa neanche lui, l’utilizzo obbligatorio delle mascherine per tutti in Cina serve a questo.La terza è che incoraggi il distanziamento sociale, il famoso metro o due metri di distanza da tenere per precauzione.Dal 24 febbraio 2020 abbiamo quindi applicato nella nostra fabbrica in Italia le stesse procedure che applicavamo in Cina. Ad esempio a tutto il personale abbiamo chiesto di indossare mascherine protettive di base che, non essendo reperibili, fabbricavamo internamente seguendo le linee guida degli scienziati del laboratorio di test dell’università di Hong Kong. Ogni dipendente la mattina provava la febbre e inviava foto del termometro via whatsapp al suo superiore, dopo ogni porta avevamo messo dei dispenser da shampoo con dentro un disinfettante che avevamo prodotto seguento le linee guida del WHO e curavamo maggiormente la disinfezione degli ambienti. Il 26 febbraio abbiamo comunicato a Confindustria le nostre procedure che sono state pubblicate in forma aggregata sulla loro piattaforma digitale il 27 febbraio 2020.
Le mie figlie vedendomi sempre con queste mascherine mi dicevano: dovreste costruirle! Il mio amico socio Fabio diceva: dovremmo produrle! All’inizio ero recalcitrante. Non è il nostro mestiere pensavo, ci sono tante aziende che sono del settore e sapranno fare bene e in fretta quello che serve. Un mio compagno di scuola del liceo mi ha chiesto: puoi produrre mascherine? E ho pensato noi facciamo elettronica...Finchè Fabio ed io ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: e se non fosse così? E se potessimo dare una mano? Le possiamo fare? Si. E allora forse le dobbiamo fare.L’elettronica si produce in un camere bianche, ambienti sterili ed ha bisogno di tanta manodopera per l’assemblaggio, convertire una produzione non è impossibile.E la produzione di mascherine è nata.
Abbiamo successivamente certificato prodotti in regime emergenziale all’ISS e all’INAIL, aperto il laboratorio interno, stretto collaborazioni con università e centri di ricerca sia per le analisi dei prodotti che trattiamo che per lo sviluppo di nuovi ed abbiamo ottenuto la certificazione aziendale ISO 13485 relativa ai dispositivi medici.
Abbiamo servito e stiamo servendo alcune tra le più importanti istituzioni pubbliche italiane, come ad esempio l’Agenzie delle Dogane o l’arma dei Carabinieri, migliaia di scuole, ospedali, enti pubblici, forze dell’ordine, decine di migliaia di privati.
A fine 2020 è iniziata inoltre la produzione di diagnostica Covid-19. Qui il sito dedicato: polonord.it
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